Germania alla prova del 7″: alle 18 c’è Portogallo
Dopo Spagna-Olanda e Inghilterra-Italia, ecco un altro esordio da brividi valevole per il gruppo G del Mondiale brasiliano: a scontrarsi saranno la Germania, vera e propria corazzata composta da un’eccezionale generazione di “giovani d’oro”, e il Portogallo che, come sempre, ruoterà attorno alla stella Cristiano Ronaldo. L’asso del Real Madrid da quasi due mesi sta tenendo in apprensione il tecnico lusitano Paulo Bento, a causa di una tendinite e di un muscolo della coscia malandato: nonostante per precauzione abbia finito anzitempo gli allenamenti nelle ultime due sessioni, alla fine Bento farà di tutto per non rinunciare a quello che è l’unico e insostituibile fuoriclasse della sua nazionale, imprescindibile punto di riferimento, leader carismatico e calciatore quasi inarrivabile a livello tecnico e tattico.
Ci sentiamo di dire, dunque, che difficilmente la rampante Germania di Joachim Loew eviterà quella che possiamo ribattezzare “la prova del 7”: un’ennesima finale anticipata, dopo che il sorteggio ci ha già regalato incroci di livello altissimo. Se è vero che il Portogallo è assillato dal problema Ronaldo, bisogna dire che anche dall’altra parte della barricata non si scherza: Schweinsteiger e Khedira, perni del centrocampo tedesco, non sono al top della condizione e, per questo, si potrebbe vedere un capitan Lahm “versione Guardiola”, nelle vesti di perno basso del pacchetto mediano, a sostituire uno dei due: posizione che quest’anno il terzino ha ricoperto spesso e volentieri nel suo Bayern Monaco.
Anche Miro Klose, unico centravanti di ruolo a disposizione di Loew, non sarà della partita, almeno al fischio d’inizio: le sue condizioni fisiche non sono perfette e, ovviamente, non vale la pena rischiare il 36enne attaccante della Lazio, la cui prolificità potrebbe rivelarsi preziosissima nel corso del Mondiale brasiliano. L’ipotesi di un “falso nueve” alla spagnola, quindi, emerge con prepotenza: Mesut Ozil è pronto a recitare il ruolo di prima punta, non propriamente su misura per le sue caratteristiche, ma comunque buono per esaltare la versatilità dell’asso che lo scorso anno ha lasciato il Real per accasarsi all’Arsenal. Una mossa che, a livello tattico, potrebbe rivelarsi il Cavallo di Troia per scombinare i piani portoghesi: Bruno Alves e Pepe, centrali dei lusitani, avranno un super lavoro questa sera.
I precedenti ci parlano di partite spesso scoppiettanti, vivaci, ricche di emozioni: sarà il diciassettesimo scontro tra le due nazionali, con il bilancio nettamente a favore dei tedeschi che hanno trionfato otto volte, pareggiato cinque e perso soltanto in tre occasioni. Vale la pena ricordare il 3-1 con cui la Germania battè i lusitani nella finalina del Mondiale 2006, o ancora il quarto di finale di Euro 2008 che vide i tedeschi imporsi di misura sugli uomini allora guidati da Scolari (3-2), così come nel caso dell’1-0 con cui SuperMario Gomez stese i lusitani nel match d’apertura del gruppo B di Euro 2012: fino a tornare indietro al clamoroso 3-0 del giugno 2000 griffato Sergio Conceiçao, grazie al quale i portoghesi sbatterono fuori la Germania da Euro 2000.
I precedenti ci parlano di partite spesso scoppiettanti, vivaci, ricche di emozioni: sarà il diciassettesimo scontro tra le due nazionali, con il bilancio nettamente a favore dei tedeschi che hanno trionfato otto volte, pareggiato cinque e perso soltanto in tre occasioni. Vale la pena ricordare il 3-1 con cui la Germania battè i lusitani nella finalina del Mondiale 2006, o ancora il quarto di finale di Euro 2008 che vide i tedeschi imporsi di misura sugli uomini allora guidati da Scolari (3-2), così come nel caso dell’1-0 con cui SuperMario Gomez stese i lusitani nel math d’apertura del gruppo B di Euro 2012: fino a tornare indietro al clamoroso 3-0 del giugno 2000 griffato Sergio Conceiçao, grazie al quale i portoghesi sbatterono fuori la Germania da Euro 2000.